Soluzioni per la gestione del credito, stragiudiziale e giudiziale, in Italia e all'estero.
Panoramica
L’Avv. Giuseppe Bonfiglio supporta da molti anni diverse realtà imprenditoriali, in svariati settori di produzione e commercio, nella gestione e recupero dei crediti insoluti a Firenze, in Italia e all’estero.
L’attività di recupero crediti è caratterizzata dalla tempestività delle azioni e della incisività delle ricerche finalizzate a reperire beni e crediti aggredibili.
A questo proposito l’Avv. Giuseppe Bonfiglio ha maturato una corposa esperienza nell’ambito delle indagini pre-recupero, grazie anche alla collaborazione che da anni porta avanti con una delle più importanti agenzie investigative presenti sul piano nazionale.
L’attività consta di due fasi, la prima necessaria, la seconda solo eventuale.
FASE STRAGIUDIZIALE
Questa fase consiste nell’invio di un sollecito legale, a mezzo raccomandata a/r o PEC, con richiesta di pagamento di capitale, interessi e spese di recupero. Questa fase comprende anche eventuali trattative con il debitore, volte al raggiungimento di una definizione bonaria.
L’obbiettivo fondamentale è far si che la gestione ed il recupero dei crediti non si trasformi mai in ulteriori perdite.
Per questa ragione il costo dell’attività sarà parametro al risultato raggiunto: in mancanza di incassi sarà addebitato al cliente solo un rimborso delle spese vive.
In questo modo la clientela dello studio è certa di non dover sostenere alcun costo per i tentativi di recupero che non produrranno risultati favorevoli.
FASE GIUDIZIALE
In caso di esito negativo della fase stragiudiziale (mancato riscontro alle lettere di sollecito, mancato raggiungimento di un accordo o mancato rispetto di promesse di pagamento o piani di rientro), si potrà valutare di attivare un’attività di recupero giudiziale, mediante procedimento monitorio.
Questa fase consta delle seguenti attività:
Ricorso per decreto ingiuntivo e notifica del provvedimento di ingiunzione ottenuto;
Atto di procetto;
Ricerca dei beni da pignorare (compresi i conti correnti presenti su tutto il territorio nazionale);
Esecuzione (pignoramento prezzo terzi, mobiliare o immobiliare).
Anche in questo caso il costo dell’attività sarà modulato diversamente in base al risultato effettivamente ottenuto.
In ogni caso l’obbiettivo sarà incassare, facendo in modo che il costo delle azioni intraprese non rappresenti mai un onere ulteriore per l’impresa, tenuto conto anche dei connessi aspetti fiscali legati ai mancati incassi.
Per raggiungere tale scopo, anche nell’ipotesi in cui non sia stato possibile produrre incassi a seguito dell’attività giudiziale espletata, sarà elaborata una certificazione dell’attività svolta, utile per la messa a perdita del credito in bilancio e l’ottenimento dei relativi risparmi fiscali.
Sull’autorevole portale di informazione giuridica Altalex.com è stato recentemente pubblicato un articolo scritto dall’Avv. Giuseppe Bonfiglio, riguardo ad un tema di grande attualità. Si tratta della possibilità, avallata dalle prime pronunce della giurisprudenza di merito, di fissare un udienza ad hoc, su istanza del convenuto opposto, per l’assunzione della decisione in ordine alla concessione della provvisoria esecutorietà, nei procedimenti di opposizione a decreto ingiuntivo introdotti a seguito dell’entrata in vigore della cd. “Riforma Cartabia”. L’apertura dimostrata in tal senso dalle corti territoriali è da accogliere positivamente, in quanto consentirebbe di rendere ancora più ravvicinato nel tempo il momento dell’assunzione del provvedimento cautelare ex art. 648 c.p.c. rispetto a quanto già non avvenisse con il precedente regime processuale. E’ una […]
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